giovedì 6 gennaio 2011

Vogliamo uscirne vivi e liberi!


Pubblicato da Daniele Leoni il 6 Gennaio 2011.
Papa Benedetto XVI
Papa Benedetto XVI, il 17 settembre 2010, nell'incontro alla Westminster Hall di Londra, affermava che la vera via di fuga dalla barbarie è l'alleanza, in occidente, del mondo laico col mondo cristiano. Lo diceva come lo può dire un papa ma noi dobbiamo saper leggere il significato profondo delle sue parole. "La tradizione cattolica sostiene che le norme obiettive che governano il retto agire sono accessibili alla ragione, prescindendo dal contenuto della rivelazione. Secondo questa comprensione, il ruolo della religione nel dibattito politico non è tanto quello di fornire tali norme, come se esse non potessero esser conosciute dai non credenti – ancora meno è quello di proporre soluzioni politiche concrete, cosa che è del tutto al di fuori della competenza della religione – bensì piuttosto di aiutare nel purificare e gettare luce sull’applicazione della ragione nella scoperta dei principi morali oggettivi. Questo ruolo correttivo della religione nei confronti della ragione, tuttavia, non è sempre bene accolto, in parte poiché delle forme distorte di religione, come il settarismo e il fondamentalismo, possono mostrarsi esse stesse causa di seri problemi sociali. E, a loro volta, queste distorsioni della religione emergono quando viene data una non sufficiente attenzione al ruolo purificatore e strutturante della ragione all’interno della religione. È un processo che funziona nel doppio senso."
Donatello, La creazione d'Eva, Firenze, Museo dell'Opera del Duomo
Sono parole illuminanti, di grande saggezza, soprattutto se pronunciate dal capo della chiesa cattolica. Sono concetti che, se sostenti con convinzione, forniscono la risposta a quesito di Marco Taradash, posto dopo l'eccidio ad Alessandria d'Egitto del 1 Gennaio: - Come si fa a uscire (vivi e liberi) dallo scontro di civiltà? - Dobbiamo mettere dei paletti ben saldi per difenderci dal fondamentalismo, anche strisciante, di qualsiasi colore o fede. Questi paletti non sono nuovi crocifissi installati dovunque come qualche fanatico intenderebbe fare. Sono invece la più totale intransigenza verso atti contro la persona, la libertà e la nostra cultura occidentale. A scuola si va a capo scoperto. A viso scoperto si deve stare per strada e nei luoghi pubblici. Qualsiasi atto di violenza o di coercizione verso le donne e i bambini deve essere severamente punito con l'espulsione e con l'arresto; in questi casi ai genitori deve essere tolta la patria potestà. Le mutilazioni genitali debbono essere considerate atti di violenza efferata e chi le pratica va punito con rigore, ebrei compresi. Ma la vera via di fuga dalla barbarie è l'alleanza, in occidente, del mondo laico col mondo cristiano. Papa Ratzinger sembra averlo capito molto bene e non esiterà ad abbandonare ulteriori incongruenze fra fede cristiana e ragione. La Chiesa cattolica dovrà parificare uomini e donne come già oggi avviene nel mondo protestante. Il mondo laico dovrà rivedere alcuni estremismi sulla bioetica. A mio parere le donne saranno le protagoniste di questo passaggio, in entrambi gli schieramenti. Lavoreranno con convinzione e otterranno il risultato perché, mai e poi mai, vorranno fare la fine delle loro compagne arabe. Mi piacerebbe che si desse un'interpretazione più coraggiosa del mistero della Croce, del Cristo e della sua resurrezione. Che Egli scese in terra, morì e risorse per correggere un errore del Padre che creò l'uomo a sua immagine ma, secondo ragione, non poteva impedirgli di conoscere e di pensare. Doveva correggere l'errore originale della cacciata dall'Eden e della confusione delle lingue a Babele. Consapevoli che il cristianesimo ha avuto, nel corso dei secoli, la rara abilità di sapersi adattare prima al paganesimo poi al pacifismo, non dobbiamo rinunciare a questa intrinseca duttilità. Questa leggerezza appunto. Allora, invece di adottare un atteggiamento laicista che non ha alcuna possibilità di successo, scegliamo di adottare la filosofia del "buon cristiano", che è così umile da porgere l'altra guancia e così orgoglioso da considerarsi figlio ed eguale a Dio. E fratello di tutti gli altri suoi simili, di qualsiasi razza, ceto o fede! Se qualcuno protesta facendo osservare che anche i cristiani sono stati sanguinari, gli rispondiamo che fu un errore. Che anche il nostro Dio Padre si sbagliò. Per correggere l'errore mandò suo figlio, che morì in croce, ma poi è risorto! E' una bella favola? Forse, anzi, quasi sicuramente. Ma è una favola leggera e a lieto fine. Mi piace papa Ratzinger, sono sollevato dal suo sorriso beffardo, dal suo amore per la musica e per la vita comoda. E' un papa leggero ma forte. Più laico di tanti laici fondamentalisti che, può darsi abbiano ragione, anzi, quasi sicuramente ce l'hanno. Ma hanno il grande difetto che non li segue nessuno.110106 Daniele Leoni