venerdì 16 marzo 2012

Biglietterie informatizzate: storia e attualità (parte seconda)

Il Teatro alla Scala
Essecome, la rivista ufficiale dell'industria, dei servizi e dei professionisti della sicurezza, ha pubblicato la seguente intervista. (Segue dal numero di febbraio)

a colloquio con Daniele Leoni, l’“inventore” della vendita di biglietti online
a cura di Arturo Viale

Dopo la prima puntata pubblicata nel precedente numero di Essecome, procediamo il nostro colloquio con Daniele Leoni. A Leoni, protagonista della fase ‘pionieristica’, che oggi – avendo ceduto alcuni anni or sono la sua società – si dedica allo studio e alla ricerca, chiediamo di immaginare quali ulteriori sviluppi si intravvedono, sempre sotto il profilo della sicurezza.
“Un esempio: se si favorisce la possibilità dell’organizzatore di fidelizzare e controllare il pubblico, è meno probabile che si infiltrino malintenzionati. Se invece l’organizzatore deve ricorrere a organizzazioni terze, come ad esempio le tifoserie nel calcio, è più facile che il teppismo trovi spazio, dissuadendo – fra l’altro – le famiglie dall’andare allo stadio. Anche all’opera dei loggionisti organizzati (e talvolta ‘prezzolati’) possono disturbare uno spettacolo o ‘gestire’ arbitrariamente una fila davanti al botteghino con criteri anomali. Credo che i migliori deterrenti per l’inciviltà nei luoghi di spettacolo siano il controllo del pubblico e la sua eterogeneità. Quindi sono decisive le tecnologie che permettono il dispiegarsi di una rete di vendita aperta ma controllata, funzionale agli obiettivi dell’organizzatore, nonché una conoscenza analitica del pubblico, dei suoi gusti, dei suoi giudizi. Le porte automatiche per il controllo accessi sono solo un accessorio, così come le webcam ad alta prestazione per ‘beccare’ sul fatto vandali o violenti. Ma l’organizzazione del pubblico è il fattore essenziale. Un altro comparto importante, parallelo al teatro o allo stadio, è quello dei musei e delle mostre, che per problematiche e organizzazione hanno analogie con fiere e grandi parchi giochi. In molti casi la gestione del pubblico per fasce orarie è un’esigenza irrinunciabile. Allora anche la vendita va organizzata prevedendo fasce orarie di visita, e occorrono sistemi di controllo per regolare l’afflusso del pubblico. Non mi risulta però che siano stati fatti molti passi avanti in questo senso. Il settore dell’informatizzazione nella vendita dei biglietti è ormai ‘maturo’, siamo già abbondantemente entrati nell’era del biglietto virtuale, non solo per aerei e treni, ma ormai anche per alcuni teatri ‘all’avanguardia’. Guardando avanti, possiamo attenderci altre innovazioni tecnologico-informatiche: ad esempio nei servizi connessi alla vendita si tenderà sempre più a soddisfare un pubblico che vuole essere informato. Il teatro, apripista nell’informatizzazione del botteghino, potrà fornire presentazioni video degli eventi in programma, programmi di sala in formato digitale, accesso all’archivio audio-video degli eventi già andati in scena, con possibilità di scaricarli o di acquistarne copia in DVD, confezionando ‘pacchetti’ da acquistare online con i biglietti. La stessa cosa vale per musei e fiere, che offriranno anche visite virtuali oltre a pubblicazioni ‘scaricabili’.
I biglietti viaggiano ormai sui telefonini, dove possono essere letti digitalmente il titolo d’ingresso e l’identità dell’acquirente. Il danaro contante non sarà quasi più usato: solo il pagamento con mezzo elettronico offre un riscontro immediato in caso di controversia, col doppio risultato di rendere impossibili rapine alla cassa e contraffazione dei biglietti. I cari e ingombranti tornelli blindati di dieci anni fa saranno sostituiti da tornelli automatici, leggeri e non costosi, adatti anche per l’ingresso a teatro. Per le grandi affluenze si avrà un controllo preventivo, con rilascio di un titolo d’ingresso definitivo, leggibile alle barriere: il cartoncino o badge con bar-code sarà emesso automaticamente dai ‘ticket-teller’ che verificheranno congruità di identità, avvenuto pagamento, posto, data, orario. In caso di incongruenza, pochi operatori assisteranno lo spettatore. Lo scorrimento al controllo accessi sarà più fluido e controllabile: i nodi saranno risolti in anticipo.”
Osserviamo che i grandi impianti sportivi e i cinematografi sono più arretrati rispetto a teatri, auditori, grandi musei, aerei e treni, da questo punto di vista. Leoni spiega che “Stadi e autodromi programmano un numero di eventi relativamente limitato in rapporto alle dimensioni degli impianti, e un sistema di controllo accessi sarebbe difficilmente ammortizzabile. La probabile evoluzione sarà soprattutto di natura gestionale, come già sta avvenendo in alcuni paesi. Gli impianti si trasformano in luoghi di intrattenimento ‘generalista’, dove fare shopping, visitare mostre, assistere ad eventi minori di vario genere, praticare sport. Gli impianti saranno riconducibili ai parchi giochi, arriveranno famiglie con bambini, il grande evento sportivo sarà il coronamento di una fruizione più assidua e partecipata. Gli impianti di sicurezza e di controllo saranno allora funzionali a questa nuova dimensione. Negli anni novanta si discusse molto di prevenzione delle violenze negli stadi e si individuò la soluzione nei biglietti nominativi e nei posti numerati. Purtroppo nessun progetto andò a buon fine perché, per una ragione o per l’altra, nessuno si decideva a fare il giusto investimento. Le società sportive si lasciavano convincere da fornitori senza scrupoli e senza esperienza, che fornivano sistemi pieni di falle. Anche in questa direzione c’è ancora tanta strada da fare. Il cinema si sta già velocemente adeguando e le multisale sono sempre più spesso abbinate a centri commerciali.”
Leoni conclude con un auspicio rivolto a quanti operano professionalmente, progettisti, imprenditori, security-managers, e così via, nel settore della sicurezza: “La fruizione dello spettacolo dal vivo è qualcosa di magico, sia esso teatro, concerto o evento sportivo. Televisione e web possono essere un complemento dello spettacolo dal vivo, ma non sostituirsi ad esso, anche perché il pubblico che applaude o fischia è parte integrante dello spettacolo. Perciò il pubblico continuerà ad assistere dal vivo agli eventi sportivi e agli spettacoli. In questo campo la sicurezza è qualcosa che si produce soprattutto con prevenzione e ottimizzazione delle condizioni nelle quali si opera: ad esempio riuscendo ad eliminare le code, fra le principali cause di impazienza e nervosismo, gli impianti diventeranno immediatamente più sicuri. Stessa cosa se si riuscirà ad avere un controllo sempre più capillare ed esteso da parte degli organizzatori su tutte le fasi di vendita dei biglietti e un controllo nominativo più puntuale di tutti gli spettatori. Biglietterie informatizzate sempre più sofisticate sono direttamente funzionali a questi scopi. Le parole-chiave sono: innovazione, ricerca e sperimentazione di strumenti più duttili ed evoluti.”
a cura di Arturo Viale





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