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Pier Giorgio Perotto con il suo Olivetti P101, il primo personal computer |
Ciò che divide.
Quando Luigi Di Maio insiste sullo stop alle trivelle e agli inceneritori commette, a mio parere, un gravissimo errore. I sondaggi esplorativi per la ricerca di giacimenti minerari sono fondamentali alla conoscenza del sottosuolo e della crosta terrestre che, lungi dall'essere solida, fluttua su un mantello viscoso. L'Italia è geologicamente in continuo movimento e lo studio della tettonica è fondamentale per la prevenzione delle catastrofi naturali. Paradossalmente le catastrofi sono strettamente legate alla bellezza del nostro territorio, fatto di valli , di montagne e di scenari naturali strepitosi.
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L'origine abiotica degli idrocarburi |
In definitiva divide tutto ciò che crea tabù su procedimenti o prodotti e non si concentra invece sul risultato che si vuole ottenere. L'obiettivo corretto sarebbe adottare procedimenti che non generino inquinamento e che non sprechino risorse. Procedimenti che generino invece ricadute positive sull'economia ed effetti moltiplicatori stimolando la ricerca. Ma si capisce subito che un obiettivo, se ponderato in questo modo, mal si adatta a parole d'ordine da urlare nei cortei.
Sintonie inaspettate.
L'opposizione di Matteo Renzi, nel 2018, ad un'alleanza PD 5 Stelle era motivata dal pericolo della convergenza fra le correnti della "decrescita felice". Queste correnti hanno una presenza consistente in entrambi gli schieramenti, seguono un'ideologia distruttiva per l'economia e avvilente per la parte creativa della personalità umana. L'alleanza con la Lega avrebbe disinnescato questa mina, come in effetti è avvenuto per la TAV e per il gasdotto Trans Adriatic Pipeline. I 5 Stelle, a loro volta, avrebbero dovuto attenuare le pulsioni xenofobe della Lega e il populismo grottesco di Salvini. Ma non ci sono riusciti. Anzi, le divergenze hanno esaltato la visibilità della Lega provocando la sua crescita nelle elezioni intermedie e nei sondaggi, a scapito dei 5 Stelle. I sondaggi d'opinione hanno però dimostrato anche il decollo nell'apprezzamento degli elettori per Giuseppe Conte che ha dimostrato grande intelligenza ed equilibrio nel districarsi fra i contendenti e nell'imporre, quando necessario, la sua volontà. L'ha fatto per la TAV e per l'elezione del nuovo premier europeo Ursula Von Der Leyen. Infine Giuseppe Conte ha dato il colpo di grazia a Matteo Salvini giudicando inattendibile la sua marcia indietro quando ha ritirato la sfiducia al Governo.
Di fronte a un Movimento 5 Stelle indebolito e disorientato e al rischio di una campagna elettorale distruttiva Matteo Renzi, forte della sua influenza sui gruppi parlamentari del PD, ha dato il via libera ad un accordo, ribaltando la sua posizione dell'anno scorso. Con un tempismo incredibile Beppe Grillo, forte della sua influenza sugli iscritti e sui parlamentari del Movimento, ha riconosciuto la leadership di Giuseppe Conte nominandolo al suo livello: "elevato!". Così la politica italiana, se tutto va bene, nel prossimi quattro anni sarà retta da un quadrunvirato: Sergio Mattarella, Giuseppe Conte, Beppe Grillo, Matteo Renzi. Due uomini di Diritto e due Tribuni trascinatori di folle, uno di estrazione politica e uno dello spettacolo! Quattro elevati che vedono lontano e che potrebbero trovare, fra di loro, sintonie inaspettate.
Repubblica, regole e democrazia.
"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione." Così il primo articolo della nostra costituzione. "Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale." Così l'articolo 49. La costituzione non dice come i partiti debbono eleggere o nominare il loro gruppo dirigente o come redigere le liste dei candidati. Dice solo che il metodo deve essere democratico. Il Movimento 5 Stelle ha la piattaforma Rousseau, un sistema operativo che consente la registrazione degli iscritti, la partecipazione degli iscritti alla vita interna del Partito compresi i corsi di formazione alla vita politica e ai ruoli nella Pubblica Amministrazione. Rousseau consente anche agli iscritti di redigere proposte di legge che vengono sistematicamente votate e sottoposte ai gruppi consiliari dei comuni e delle regioni e a gruppi parlamentari italiani ed europei. Rousseau consente agli iscritti di candidarsi alle elezioni a tutti i livelli e regola il processo interno di selezione dei candidati. E' uno strumento molto potente, sviluppato e cresciuto nel corso degli anni, in permanente evoluzione, senz'altro democratico, che consente la formazione del gruppo dirigente. Consente anche al gruppo dirigente la gestione della base degli iscritti al Partito e il sondaggio dei suoi umori. Certo: Partito! Perché la nostra Costituzione lo chiama così, indipendentemente dal "nickname" (popolo, movimento, alleanza, forza ecc.). Che Rousseau funzioni lo dimostrano i quasi centomila votanti per l'OK al Governo Conte e l'80% di si. E' vero che la piattaforma è stata sviluppata e gestita da una società privata (come avviene, in occidente, per tutti gli strumenti professionali), ma è anche vero che viene pagata, con una quota mensile, dai parlamentari eletti dei 5 Stelle.
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Una videata del sistema operativo Rousseau |
Ciò che unisce.
Il crollo del ponte Morandi di Genova è stata una sberla che ha dimostrato l'inadeguatezza della classe dirigente. Inadeguato chi progetta. Inadeguato chi costruisce. Inadeguato chi gestisce. Ma inadeguato anche chi ha il dovere di controllare, cioè tutti i Governi e i ministri delle Infrastrutture almeno dal 1990 in poi, quando fu fatto il primo intervento di manutenzione radicale su uno dei piloni. Se i tiranti di uno dei piloni erano fortemente deteriorati la logica vuole che anche gli altri fossero nelle stesse condizioni. Ma non è stato fatto nulla e nessuno si è preoccupato. La brutta sensazione che tutto, in Italia, nel corso della vita del ponte Morandi, abbia funzionato così.
Il ponte Morandi fu inaugurato il 4 Settembre 1967. Nello stesso periodo il primo personal computer progettato da Pier Giorgio Perotto, Olivetti Programma 101, veniva lanciato nel mercato mondiale dopo aver vinto una battaglia campale contro tutto il top management dell'imprenditoria italiana. I Cuccia, i Valletta con l'intenzione di "salvare" l'Olivetti dichiararono: ”La società di Ivrea è strutturalmente solida e potrà superare senza grandi difficoltà il momento critico. Sul suo futuro pende però una minaccia, un neo da estirpare: l’essersi inserita nel settore elettronico, per il quale occorrono investimenti che nessuna azienda italiana può affrontare”. Qualche mese dopo ci fu la vendita del ramo elettronico perché Olivetti si concentrasse esclusivamente nel settore delle macchine per scrivere e delle calcolatrici meccaniche.
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Un rendering progetto del ponte sullo stretto di Messina. |
190904 Daniele Leoni
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