sabato 20 ottobre 2012

Un ponte contro la mafia

Il Sindaco di Firenze Matteo Renzi
Sono stato a Castenaso ad ascoltare Renzi dal vivo. E’ un signore. Pacato, non ha insultato nessuno e ha anche detto che, più che rottamare gli uomini lui vuole rottamare delle idee sbagliate. Un vero laburista liberal, anche e soprattutto nei toni. Mi sembrava di ascoltare un candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti. Veramente bravo! Una sola perplessità riguarda la sua opinione contraria alle grandi opere pubbliche, in particolare al ponte di Messina su cui è stata però presa una decisione dopo un dibattito di mezzo secolo ed è stato aggiudicato il lavoro. Ora si vuole tornare indietro. Senza considerare le penali che il Governo dovrebbe pagare in caso di rinuncia, vorrei che si riflettesse su uno scenario: la maggioranza delle opere pubbliche in Calabria e in Sicilia sono truffe. Tutto denaro assorbito dalla mafia per false progettazioni, falsi cantieri e per pagare falsi lavoratori. Il ponte invece è sotto gli occhi del mondo intero. Non possono far finta di costruirlo, pena lo sputtanamento planetario.
Un rendering del Ponte di Messina
Col ponte la Sicilia e la Calabria verranno costrette a fare i conti con cantieri veri, un indotto vero e operai veri. E dovranno fare il lavoro a regola d’arte, altrimenti sarà un disastro. Però, una volta attivato il meccanismo, non si potrà più tornare indietro. Così avrà vinto lo Stato e ci avranno guadagnato tante imprese e lavoratori onesti. Imprese e lavoratori che saranno impegnati nella realizzazione della viabilità, delle nuove linee ferroviarie, nella gestione e nella manutenzione. Una grande opera come il ponte di Messina imporrà un nuovo metodo di lavoro, un nuovo stile di vita. Intervenire invece sulla viabilità e sul sistema ferroviario in modo tradizionale vuol dire continuare ad alimentare, con denaro pubblico, la mafia e la camorra. Comunque confido che, qualora Renzi diventi Premier, abbia l’intelligenza di tener buono almeno il progetto esecutivo già prodotto. Perché quel ponte prima o poi si farà: se il contribuente deve rimetterci mezzo miliardo almeno all’Italia rimanga il progetto. Un sorriso. 121020 Daniele Leoni

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http://www.melitotv.it/it/video/1773.aspx

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