sabato 24 settembre 2011

Il tunnel dei neutrini e il lessico degli analfabeti.

Il Ministro Mariastella Gelmini
Ricordate quando Berlusconi definì Barack Obama giovane, bello e abbronzato? Era un complimento simpatico, lontano anni luce dal dileggio. Eppure un'ondata di proteste si sollevò da parte dei soliti  sinistri personaggi, ampollosi scribacchini ignoranti. Dietro di loro il coro di pecoroni in rete che riempirono, per mesi, pagine e pagine di retorica, ridicola indignazione. Ebbene, una analoga sollevazione  sta prendendo forma, in queste ore,  per un comunicato stampa del Ministro Mariastella Gelmini, pubblicato nel sito del Ministero della Ricerca. Il Ministro rivolge il plauso e le congratulazioni agli autori dell’esperimento  in cui, un fascio di neutrini è stato diretto  dal CERN di Ginevra verso i laboratori italiani del Gran Sasso.  Sotto la montagna i nostri ricercatori hanno constatato la velocità extraluce del fascio, aprendo nuovi orizzonti alla fisica delle particelle,  delle alte energie con implicazioni che potrebbero sconvolgere le nostre teorie attuali sulla nascita e sul destino dell’universo. Poiché tutti sanno che il neutrino è una particella così minuscola e singolare da attraversare la materia, anche l’intero pianeta, senza subire influenze apprezzabili, il Ministro ha voluto fare una metafora. Ha parlato della costruzione di un tunnel fra Ginevra e il Gran Sasso a cui l’Italia ha contribuito con 45 milioni di Euro. Un tunnel ideale che unisce i laboratori e il mondo della ricerca scientifica. Io, che sono uno spirito semplice, l’ho capita così e quella del tunnel mi è parsa un’immagine simpatica. Una bella allegoria per raccontare che abbiamo investito per consentire a ricercatori, separati da 750 chilometri di roccia, di lavorare gomito a gomito. Ma il tam tam di insulti verso il Ministro Gelmini monta su twitter, su facebook e domani sarà ripreso dalla carta stampata. Domani, nel tunnel della Gelmini, misureremo il grado di alfabetizzazione dei giornalisti professionisti. Visti i precedenti ho il terrore di dover fare un'amara constatazione. 110924DanieleLeoni

FUOR DI METAFORA
Anche Roberto Petronzio, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, curatore dell’esperimento sul superamento della velocità della luce, difende il ministro Gelmini. «È una polemica del tutto strumentale e pretestuosa. È ovvio che il ministero dell’Istruzione si riferisse al tunnel lungo un km, che l’Italia ha contribuito a costruire, al cui interno viene lanciato il fascio di protoni. Pertanto resto sorpreso su come si sia potuta ingenerare una simile polemica priva di fondamento».
«I neutrini hanno sì viaggiato dentro un tunnel, ma si tratta di un percorso lungo 1 km che si snoda nell’area del Cern sotto Ginevra e che parte da uno degli iniettori di Lhc, chiamato acceleratore Sps», spiegano gli esperti dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn (Lngs), precisando che «il contributo di 45 milioni dell’Italia è relativo a tutto il progetto Cngs, che comprende anche questo tunnel di 1 km». «Dall’acceleratore Sps di Ginevra - spiegano ancora - vengono estratti protoni che incontrano sul loro cammino un bersaglio di grafite. I protoni interagiscono con la grafite e producono altre particelle che si chiamano mesoni. Dal decadimento in volo di questi mesoni nel tunnel di 1 km vengono prodotti i neutrini». «A questo punto - proseguono dai laboratori del Gran Sasso - i neutrini lasciano il tunnel e continuano il loro percorso nella roccia terrestre, che per loro è come se non esistesse, ovvero non costituisce per loro un ostacolo. I neutrini compiono così i 730 km in linea retta dentro la roccia fino ad arrivare al laboratori del Gran Sasso». «Una volta arrivati nei laboratori sotto il Gran Sasso, alcuni neutrini - spiegano ancora gli esperti - vengono intercettati dall’esperimento Opera. I neutrini, infatti, urtano contro i «mattoncini» fatti di piombo e lastrine fotografiche dell’esperimento Opera e, alcuni di essi, interagendo con il piombo, producono altre particelle cariche che lasciano le loro tracce nelle lastrine fotografiche ed in altri rivelatori dell’esperimento». «Questo -concludono gli esperti - è il percorso che ha consentito agli scienziati di "vedere" e misurare la velocità raggiunta dai neutrini che stanno facendo parlare, in queste ore, la comunità scientifica di tutto il mondo».

Non conta niente spiegare. La logica e la ragione nulla possono contro l'ignoranza dilagante, il dileggio, elevato a pratica quotidiana, da parte di una categoria di giornalisti capaci solo di imbrattare la carta. Quello che dispiace che anche giornalisti "amici" si sono lasciati andare agli insulti. A dimostrazione dell'ignoranza abissale dell'intera categoria.


Il comunicato stampa http://www.istruzione.it/web/ministero/cs230911

1 commento:

  1. Scusa al di la della polemica e del tam tam ironico, ma possiamo girare la frittata come vogliamo, ma io da dislessico con la terza media nonmvedo tante altre interpretazioni a questa frase ancora presente sul sito " Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l'esperimento, l'Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro."

    Cioè , un conto è scriverlo in un blog privato o una bachecamprivata da gente comune, un conto è lasciare una frase del genere in una pagina istituzionale non credi? Altrimenti permettiamo a noi cittadini di rimanere ignoranti seguendo l esempio di stampa tv e ISTITUZIONI. La COMUNICAZIONE è una cosa importante e mi stupisco che uffici stampa e geni della comunicazione non dimostrino più una certa professionalizza, ma ormai tutti sono convinti di poter fare tutto senza studiare, fotografo, scrittore, art Director, copyright, ci manca che inizino anche a fare scienziati , dottori e chirurghi e avvocati...anche se li forse li salva un pochino gli Albi.

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