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Matteo Renzi assieme al Presidente Giorgio Napolitano |
Tutti dobbiamo votare per Matteo Renzi alle primarie. Anche quelli che non hanno mai votato per il Partito Democratico ma che pensano di sceglierlo se dovesse mantenere le sue promesse di riforma e avere successo. Anche quelli, come me, che hanno molte perplessità sui suoi richiami alla green economy e preferirebbero una politica industriale stile Enrico Mattei e Felice Ippolito. Anche quelli che hanno sperato che il ponte di Messina riuscisse a catalizzare il rinnovamento del sistema autostradale, ferroviario e portuale del sud Italia e sono rimasti gelati. Anche quelli che hanno accarezzato l’idea di una Cina che potesse investire su porti e ferrovie da di Napoli a Palermo, compreso il ponte sullo stretto, perché la Sicilia diventasse il collettore delle merci dell’Africa verso l’Europa; che subiscono ora lo schiaffo di Cameron entusiasta per un’analoga proposta cinese rivolta alla Gran Bretagna.
Dobbiamo votare per Matteo Renzi perché, se non dovesse riuscire, si potrebbe spalancare il baratro di un’alleanza fra tutti gli estremismi e le follie da circo, di destra di sinistra, promosse da un Grillo sconclusionato e da un Berlusconi, ormai vecchio e privo di senno. Allora non ci sarebbe più spazio per i giovani studiosi e per i bravi operai che preferiscono farsi onore in officina piuttosto che urlare in piazza.
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Beppe Grillo assieme ai manifestanti NOTAV |
Le nostre università sarebbero invase dai girotondini, dai no-tav e la ricerca alimentare, medica, elettronica, spaziale lascerebbero il posto ai vaneggiamenti di un’economica in grado di reggersi solo con la popolazione ridotta ad un decimo. Emergerebbero le sette che vogliono la terza guerra mondiale che, come sostiene Casaleggio, rimetterebbe le cose a posto, allo stesso modo in cui, nel medio evo, l’equilibrio veniva ristabilito, di tanto in tanto, dalle stragi e dalle epidemie di peste. Allora l’Europa ci sbatterebbe l’uscio in faccia lasciandoci soccombere nella nostra follia.
Matteo Renzi va preso in parola quando dice che sosterrà il Governo Letta se rispetterà il programma, che è soprattutto un programma di riforme istituzionali in senso presidenziale e della Giustizia, compreso il conflitto di interessi. E questa volta lo dovrà fare sul serio anche perché la legge elettorale Calderoli non c’è più: una volta tanto la Corte Costituzionale ne ha fatta una delle buone. Secondo me c’è lo zampino di Re Giorgio e ora Letta è solido come una roccia. Renzi, nuovo segretario del PD, dovrà lavorare sodo in coppia con il Presidente del Consiglio e sotto la supervisione del Presidente della Repubblica. I pigmei della politica si facciano da parte, non foss’altro per la figura avvilente che hanno fatto e che è sotto gli occhi di tutti. E si facciano da parte anche i magistrati che, a partire da “mani pulite”, hanno generato solo un materiale putrescente destinato a una grande fossa biologica. La prova d’errore non è stata superata e tutti noi, che abbiamo adottato il metodo sperimentale, accettiamo il risultato negativo senza rassegnarci, pronti ad una nuova prova. Io lo farò dalla casa dei socialisti, quella di Bettino Craxi, che fu colpito senza pietà per aver provato a restituire all’Italia la dignità di un Paese sovrano. Lo farò votando per Matteo Renzi e farò l’impossibile per conquistare alle idee dei socialisti e dei liberali, all’interno del Partito Democratico, lo spazio che a quelle idee compete in Italia e in Europa. 131206 Daniele Leoni
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