La biglietteria del Teatro alla Scala installata nel 1990 |
A colloquio con Daniele Leoni, l'"inventore" della vendita di biglietti online.
Metà anni Ottanta, Lugo di Romagna. Abbandonando un’attività giornalistica di divulgazione scientifica, Daniele Leoni segue un’idea nata durante una sperimentazione nella sua città. Il Comune promove spettacoli all’aperto per migliaia di spettatori e gli chiede aiuto per trovare sul mercato un sistema elettronico capace di visualizzare i posti liberi. Non trovando nulla di confacente, Leoni pensa a un’applicazione per un pc Ibm. Nasce l’intuizione: “Volevo cogliere l’occasione per ‘inventare’ qualcosa di completamente nuovo – dice Leoni – con l’informatica…!”. Leoni crea una società ad hoc: il primo passo è un anno di lavoro, non pagato, per realizzare un prototipo funzionante: il Comune, come contropartita, consente di lavorare in un ‘ambiente pilota’. Nonostante difficoltà iniziali, specie con la SIAE, l’avventura parte, e l’esperimento desta l’interesse del Teatro Comunale di Bologna: “Accettai un accordo per trasferire tutto a Bologna, alle stesse condizioni: nessun compenso, solo rimborsi spese, e un altro anno a disposizione per fornire l’operatività.”
Nel 1987 nasce quindi, a Bologna, la prima biglietteria elettronica omologata da SIAE e Ministero delle Finanze: “Spettacolo per spettacolo, i posti si visualizzano su schermo all’istante, con colori diversi a indicare se sono liberi, prenotati o venduti, con dati anagrafici dello spettatore, importi pagati, possibilità di gestire abbonamenti, amministrazione e statistiche. Il biglietto è emesso in tempo reale: una rivoluzione, in un’epoca in cui i biglietti sono ancora ‘lavorati’ a mano, le piante degli spettacoli sono ‘cartacee’ e gli strumenti di lavoro sono matite colorate e gomme per cancellare…! Amministratori teatrali di tutt’Italia vengono a Bologna per vedere la biglietteria elettronica: in breve ecco le commesse del Teatro alla Scala, del Teatro Donizetti di Bergamo, del Teatro Valli di Reggio Emilia e di quasi tutti i maggiori teatri del centro-nord Italia.”
Pensando agli effetti positivi derivati dall’informatizzazione delle biglietterie, e successivamente dalla ‘internettizzazione’ nella vendita dei biglietti, anche sul piano della sicurezza, Leoni sostiene che “Mettere a sedere ordinatamente migliaia di persone con biglietti nominativi sgombrò il campo da molte difficoltà. Velocità di emissione, sveltimento delle procedure e trasparenza della disponibilità prevennero disagi, tensioni, problemi di ordine pubblico. Con l’aumento della velocità di internet, la vendita dei biglietti online iniziò di lì a poco, nel 1998, sempre alla Scala, subito seguìta dalla quasi totalità degli altri teatri clienti, frattanto ormai una cinquantina: fu un successo clamoroso e inatteso, con echi a livello internazionale. La ricerca e l’innovazione venivano premiate: la nostra società, che aveva assunto il nome di ‘CHARTA’, divenne prima in Italia per fatturato online, dopo le società di telefonìa mobile, e prima in assoluto per vendite online all’estero: USA e Giappone coprivano un terzo del fatturato. La strada è spianata per le evoluzioni che in breve vengono attuate in altri settori, uno per tutti quello del trasporto aereo. Sul piano della sicurezza si osserva che non si verificano più quei disordini davanti al botteghino che prima – ad esempio alla Scala – erano abituali, spesso obbligando la polizia a intervenire. La drastica riduzione della circolazione di contante nelle biglietterie riduce poi i rischi di rapine: esse non sono più ‘obiettivi sensibili’, e la necessità di protezione ‘fisica’ scende nella lista delle priorità.”
Chiediamo quali sono stati i vantaggi non solo dal punto di vista economico-organizzativo, ma anche da quello del controllo degli accessi. “Molteplici: innanzi tutto economici e di fruibilità da parte del pubblico. Fra il 1991 e il 1992 la Scala raddoppiò l’incasso al botteghino. Trasparenza e accessibilità fecero crollare bagarinaggio e contraffazione di biglietti, e portarono inaspettate risorse alla Scala e agli altri teatri che seguirono l’esempio. Ricordo che a Roma, dove la quasi totalità dei teatri adottò la nostra biglietteria, circolavano biglietti ‘free’, che erano, letteralmente, dei falsi numerati, la cui vendita riempiva le tasche di certi truffatori. In un anno la truffa fu debellata, solo grazie all’effetto ‘trasparenza’ che le biglietterie informatizzate inducevano. Per non dire dell’ vera e propria ‘anagrafe’ degli spettatori che il nostro sistema rendeva possibile col minimo impegno. La biglietteria online, oltre ad essere un registratore di cassa sofisticato, con opzioni infinite, duttile alla fantasia degli organizzatori, è anche un ottimo strumento per il controllo degli accessi. Se da un lato garantisce lo spettatore facilitando scelta, acquisto e pagamento contestuale, dall’altro garantisce l’organizzatore avvicinandolo al pubblico, specie dei non residenti, mettendo fuori gioco intermediari indesiderati e favorendo intermediari professionali e autorizzati, funzionali alla ‘mission’ dell’organizzazione.”
Nella seconda puntata, Leoni affronterà il tema dell’evoluzione del controllo accessi nei luoghi di spettacolo e negli impianti sportivi, alla luce dei mutamenti di tendenza delle abitudini e delle richieste del pubblico, con un occhio particolare alle esigenze della sicurezza.
a cura di Arturo Viale
17.02.2012
Leggi anche la seconda parte:
http://danleoni.blogspot.it/2012/03/biglietterie-informatizzate-storia-e_16.html
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