La mia lettera al Governo
Ho scritto di un piccolo incidente che mi ha mostrato come le nuove regole su farmaci e farmacie provochino inefficienza, sperpero di denaro e, forse, abbiano all'origine una "megacorruzione"
Ho scritto di un piccolo incidente che mi ha mostrato come le nuove regole su farmaci e farmacie provochino inefficienza, sperpero di denaro e, forse, abbiano all'origine una "megacorruzione"
Farmacie: evitiamo sprechi e disservizi. Ci guadagnano l'utente,
i professionisti e lo Stato
Ma torniamo al dito e alla mia farmacista che mi conosce
bene, che però, questa volta, senza ricetta, non mi poteva dare il farmaco
anche se era evidente l'infezione. Sarei dovuto andare al pronto soccorso
"perché - mi ha detto - da qualche mese le regole sono cambiate e noi
abbiamo le mani legate. Se i vigili ci scoprono, ci fanno chiudere!"
"Senti - le ho risposto - la ricetta te la porto
lunedì." Niente da fare.
Allora, lungo la strada verso l'ospedale, mi sono fermato
da un medico, che era sulla porta dell'ambulatorio che stava chiudendo. Gli
ho chiesto se mi poteva fare la cortesia, a pagamento, della ricetta per il mio
antibiotico: Gentilissimo, è tornato indietro e mi ha fatto entrare. Mi ha
chiesto chi fosse il mio medico di base,
gli ha telefonato. Poi mi ha fatto la ricetta, quella del SSN. Non ha
voluto un soldo.
Tornato in farmacia, un attimo prima della chiusura, ho
ritirato il farmaco pagandolo solo due euro invece dei 10 del prezzo pieno.
Ora che il mio dito è perfettamente guarito, cari amici
del Governo Italiano, vi chiedo:
·
Perché avete tolto ai farmacisti, che non sono
semplici bottegai ma professionisti laureati, la facoltà di vendere, a prezzo
pieno, medicinali di uso corrente a fronte della constatazione oggettiva dell’urgenza?
·
Vi siete mai chiesti quanti piccoli grandi
problemi hanno risolto le farmacie, grazie a quella discrezionalità che è
sempre esistita? E quanto tempo, quanto denaro hanno fatto risparmiare ai cittadini?
·
Siccome poi, alla fine, il mio farmaco l’ho
ottenuto pagando solo il ticket, mentre avrei volentieri pagato il prezzo pieno,
vi site mai chiesti quanti soldi in più paga il SSN per queste ricette, assolutamente
obbligatorie? Senza contare il sovraffollamento del Pronto Soccorso per
problemi che, da sempre, ha risolto il farmacista …
Poi c’è un’altra cosa. Siamo sicuri che dietro questa
rigidità nella vendita dei farmaci non ci sia l’industria farmaceutica che,
dovendo ora “controllare” solo i medici di base, è in grado di “orientare” meglio
il consumo sulle “specialità” invece che sui farmaci equivalenti?
Giulio Andreotti diceva che “A pensare male si fa peccato,
ma spesso ci si azzecca!” 120610 Daniele Leoni
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