Ersilio Tonini sfoglia il suo nuovo libro |
La lettura del libro Il gusto della vita, scritto dal quasi
centenario cardinale Ersilio Tonini, è stato una bella esperienza. Vi ho
ritrovato tutte le motivazioni che sono anche mie, per prima la grande umanità che
eleva la persona sopra ogni altra
costruzione della società. Un primato che non è anarchico perché coglie
sempre la necessità della organizzazione, sia essa nazione, Chiesa, diocesi,
parrocchia o convento. E poi la libertà,
quella cosa grandiosa che ha senso solo se si è liberi dalla fame e dalla
miseria. Libertà che non esiste senza cultura, per cui l’imperativo è sfamare
il fratello ma anche insegnare, trasmettere il sapere. La fonte prima del
sapere di Ersilio Tonini e stata la sua famiglia. E’ il padre, capo bifolco
nelle campagne di Piacenza e la madre, dedita alle cure domestiche, innamorata
del suo uomo e dei suoi figli. La serenità che trasuda dalle pagine del libro e
dal percorso “professionale” e
intellettuale di Ersilio Tonini discende da quell’innamoramento, fatto proprio
e solidamente ancorato ad una regola, “quella che salva il convento”. Scelto come amico da tre papi (Montini, Wojtyla
e Ratzinger), non si è mai tirato indietro percorrendo tutte le tappe e le
sfaccettature del percorso ecclesiale, da direttore del seminario, a parroco e
vescovo. Infine, pensionato nel 1990 per
raggiunti limiti di età, ha imparato l’inglese e l’uso del computer e ha
dedicato gli ultimi vent’anni della sua vita al giornalismo e alla televisione
con una capacità unica di comunicare e di instaurare un rapporto coi suoi
lettori e col suo pubblico. Un pubblico fatto anche di non credenti come me, che grazie a persone come Ersilio
Tonini, sono arrivate a nutrire un grande rispetto per il sentimento religioso,
soprattutto per quello di ispirazione cristiana. Il libro si conclude alla
ricerca della motivazione ultima che da senso alla vita, che è la conoscenza
del mondo. “Dico sempre ai giovani: non lasciatevi giudicare in massa perché tu
non sei massa, sei una persona, sei la ragione dell’universo” Una frase che segna
con nettezza l’abisso che separa il cristianesimo da altre confessioni e
ideologie, che considerano poco la persona umana. E’ un cristianesimo moderno e globalizzato
quello di Tonini, di un mondo che non si sente vicino alla catastrofe ma vuole
crescere e conquistare nuovi spazi. Un mondo che protende verso l’infinito.
120619 Daniele Leoni
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