martedì 19 giugno 2012

Un tuffo nella serenità


Ersilio Tonini sfoglia il suo nuovo libro
La lettura del libro Il gusto della vita, scritto dal quasi centenario cardinale Ersilio Tonini, è stato una bella esperienza. Vi ho ritrovato tutte le motivazioni che sono anche mie, per prima la grande umanità che eleva la persona  sopra ogni altra costruzione della società. Un primato che non è anarchico perché coglie sempre la necessità della organizzazione, sia essa nazione, Chiesa, diocesi, parrocchia o convento.  E poi la libertà, quella cosa grandiosa che ha senso solo se si è liberi dalla fame e dalla miseria. Libertà che non esiste senza cultura, per cui l’imperativo è sfamare il fratello ma anche insegnare, trasmettere il sapere. La fonte prima del sapere di Ersilio Tonini e stata la sua famiglia. E’ il padre, capo bifolco nelle campagne di Piacenza e la madre, dedita alle cure domestiche, innamorata del suo uomo e dei suoi figli. La serenità che trasuda dalle pagine del libro e dal percorso “professionale”  e intellettuale di Ersilio Tonini discende da quell’innamoramento, fatto proprio e solidamente ancorato ad una regola, “quella che salva il convento”.  Scelto come amico da tre papi (Montini, Wojtyla e Ratzinger), non si è mai tirato indietro percorrendo tutte le tappe e le sfaccettature del percorso ecclesiale, da direttore del seminario, a parroco e vescovo. Infine, pensionato nel  1990 per raggiunti limiti di età, ha imparato l’inglese e l’uso del computer e ha dedicato gli ultimi vent’anni della sua vita al giornalismo e alla televisione con una capacità unica di comunicare e di instaurare un rapporto coi suoi lettori e col suo pubblico. Un pubblico fatto anche di non credenti  come me, che grazie a persone come Ersilio Tonini, sono arrivate a nutrire un grande rispetto per il sentimento religioso, soprattutto per quello di ispirazione cristiana. Il libro si conclude alla ricerca della motivazione ultima che da senso alla vita, che è la conoscenza del mondo. “Dico sempre ai giovani: non lasciatevi giudicare in massa perché tu non sei massa, sei una persona,  sei  la ragione dell’universo” Una frase che segna con nettezza l’abisso che separa il cristianesimo da altre confessioni e ideologie, che considerano poco la persona umana.  E’ un cristianesimo moderno e globalizzato quello di Tonini, di un mondo che non si sente vicino alla catastrofe ma vuole crescere e conquistare nuovi spazi. Un mondo che protende verso l’infinito. 120619 Daniele Leoni

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