mercoledì 30 gennaio 2013

Le gambe corte della menzogna.

Il ridicolo e crudele (ermellini) abbigliamento dei giudici della Cassazione
La banca Monte dei Paschi di Siena e l’Ilva di Taranto sono l’esempio di un’abissale arretratezza. Confermano la sensazione, coi fatti di questi giorni, che i rapporti socio-economici, nell’ultimo secolo, non abbiano fatto progressi. I rapporti fra banche e clientela sono farciti dai soprusi tipici dell’economia finanziaria, tali e quali quelli di un secolo fa. I rapporti fra giustizia ed economia sono sempre dominati dalla corruzione, dalle inadempienze, dalla complicità degli uffici pubblici con i criminali privati e dall’arroganza dei magistrati. Magistrati che, a Taranto, in cinquant’anni sono stati ciechi e sordi di fronte ai veleni, e adesso pretendono di salvare la faccia sfasciando tutto. La politica, che dovrebbe essere guida e mediatore della finanza e della giustizia, manifesta tutta la sua inadeguatezza e la sua impotenza, oggi come un secolo fa. La casta delle banche e la casta dei tribunali imperversano con le loro follie e i loro estremismi, esattamente come un secolo fa. E’ una arretratezza che si abbatte sull’Italia in particolare ma il resto del mondo non ne è immune.
L'imbarazzo di Alexander Fleming  nei riti del Nobel
Nella scienza e nella tecnologia, invece, in un secolo, i progressi sono stati strabilianti. Il laboratorio chimico, il reparto diagnostico di un ospedale, l’industria manifatturiera sono tre esempi dove non è paragonabile l’ambiente operativo di oggi rispetto a quello di cent’anni fa. Per non parlare dell’elettronica, dell’informatica, delle telecomunicazioni e di internet che fanno dialogare, in tempo reale, qualsiasi cittadino del mondo con chiunque altro, a costi prossimi allo zero. Mentre l’uomo dialoga, le tecniche digitali gli consentono di trasmettere grandi volumi di immagini, di testi e di dati. L’ effetto moltiplicatore di questa immensa nuova capacità di elaborazione e di comunicazione ha inciso, prima di tutto, sui progressi della scienza e della tecnologia: in quel settore, cioè, dove il linguaggio è preciso e la lingua è universale. Ma è inevitabile che l’effetto, nel tempo, si estenda anche ai rapporti sociali, provocando la più grande delle rivoluzioni della storia dell’uomo. Ci vorrà solo un po’ di tempo in più. La memoria, da sempre labile e caduca, oggi è invece indelebile e accessibile, in un istante, da tutti. La memoria funzionerà da spartiacque fra due ere. Nel 1400 Johann Gutemberg inventò la stampa. La possibilità di riprodurre copie identiche dello stesso testo scritto, per essere distribuite, limitò drasticamente la possibilità di manipolare la memoria. Prima della stampa, la memoria scritta era affidata alle copie a mano dei libri. Allora, come nella comunicazione verbale, ogni passaggio era suscettibile di variazioni. L’effetto della stampa, oltre che quello consistente nella più agevole diffusione del sapere, fu l’impossibilità di modificare i testi a discrezione di chi li copiava. Ma quella memoria, che nel corso dei secoli si consolidò con le riproduzioni identiche dei libri, distribuite nelle biblioteche in ogni capo del mondo, era difficilmente accessibile. La televisione, negli ultimi decenni, si è contrapposta alla carta stampata, poiché ha avuto un grande impatto col pubblico con la caratteristica di essere evanescente come la narrazione orale. Ma fin dalla sua nascita la televisione conteneva gli anticorpi costituiti dalla video-registrazione, sempre più accessibile anche al grande pubblico. Oggi, grazie a Internet e ai motori di ricerca, non esiste più niente che non venga trasformano in un documento di cui fare innumerevoli copie identiche a costi trascurabili. La nuova era che determinerà il salto di qualità anche per i rapporti socio-economici, quindi della politica, è già incominciata e impone trasparenza a tutto quanto accade attorno a noi. Non ci sono più segreti e la verità, inevitabilmente, viene a galla. Poco possono i censori e i mistificatori perché la spinta che imprimerà alla politica un “new deal” potentissimo sta mostrando effetti spettacolari. Le gambe della menzogna sono sempre più corte anche nel tribunali, nelle banche e in Parlamento. Sono curioso di vedere l’evoluzione degli scenari politici italiani e sono ottimista. Guardo anche con curiosità il secondo mandato di Barack Obama, le scelte che farà, non più condizionato dal vincolo della rielezione. Mi aspetto grandi cose perché i prossimi quattro anni saranno cruciali. 130130 Daniele Leoni

Nota sulla foto della Cassazione
La caccia all’ermellino è particolarmente subdola, in quanto il candido manto (candido solo d’inverno) non deve essere rovinato dalle trappole tradizionali. Quindi si provvede ad ingrassare delle sbarre metalliche piantandole nella neve, l’ermellino si avvicina, lecca il grasso, la lingua gli resta attaccata al metallo gelido e non può più liberarsi. Poi, quando è già mezzo congelato – provate voi a stare a bocca aperta per ore con 10/20 gradi sotto zero - arriva il cacciatore che gentilmente lo passa a miglior vita.

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