sabato 24 novembre 2012

Domani voterò per Matteo Renzi. Fatelo anche voi!

Per Matteo Renzi Premier
Cari amici,
domani andrò a votare alle primarie del PD. Ho fatto tutte le procedure di iscrizione e ho già il certificato elettorale. Vi confesso che l’appello agli elettori che ho sottoscritto per poter votare mi sta un po’ stretto ma, mettiamola così, in quell’appello non c’è niente che non possa essere condiviso. Fa difetto però il linguaggio, è patologicamente generico, non c’è nessuna idea nuova. Però, siccome doveva essere approvato da tutti i candidati, se fosse stato più preciso o ce ci fosse stata qualche trovata d’ingegno, non avrebbe avuto il consenso di tutti.
Voterò per Matteo Renzi non perché ne condivida tutte le idee. Anzi, molte delle sue dichiarazioni programmatiche sono lontane anni luce dalla mia visione del futuro. Ma non c’è nessuno, almeno in Italia, che sia consapevole delle dinamiche socio-economiche in grado di generare la prosperità e la felicità nel futuro prossimo, con un occhio al futuro lontano. Non voglio entrare nel merito di questi argomenti e rimando, chi fosse interessato, a leggerli nel mio blog.
C’è un unico argomento sufficiente a motivare la mia convinta preferenza per il Sindaco di Firenze: la sua scelta per un sistema analogo a quello degli Stati Uniti d’America con tutto quello che ne consegue. Quindi la drastica riduzione del numero degli eletti in Parlamento e in tutte le assemblee elettive. Quindi l’abolizione delle provincie e degli enti inutili. Quindi il rafforzamento dell’Esecutivo, con poteri estesi per il Premier, con una determinazione categorica della durata del mandato che possa essere confermato una sola volta, senza deroghe. Quindi un assetto del decentramento (Regioni e Comuni) senza sovrapposizione di competenze, con uno Stato centrale che abbia competenza esclusiva sulle materie di carattere strategico nazionale, eliminando la possibilità di veto degli enti decentrati. Quindi il riordino dei poteri dello Stato (legislativo, esecutivo e giudiziario) per eliminare le inefficienze, i conflitti e le caste.
Essendo questo è l’argomento principe, allora si capisce il perché della rottamazione degli esponenti politici che pretendono che la politica sia un mestiere destinato a durare tutta la vita. L’attività politica è solo una fase nella vita del cittadino. L’attività politica deve avere carattere elettivo perché il nostro è un regime di democrazia rappresentativa. Siccome l’esercizio del potere politico tende a generare abitudine e a consolidare privilegi, occorre una sua interruzione per legge e l’obbligo, per il politico, di tornare alla sua attività privata. L’attività politica è entusiasmante però logora: allora occorrono meccanismi di ricambio continuo perché la politica venga continuamente alimentata da forze nuove.
Matteo Renzi è l’unico a sostenere con convinzione, chiarezza ed energia questo argomento che, a mio parere, viene prima di tutti gli altri. E’ l’unico nel Partito Democratico ed è l’unico, almeno per ora, fra le forze politiche rappresentate in Parlamento e fra quelle emergenti.
E’ l’unico per ora. Ma sono assolutamente convinto che, qualora vincesse le primarie, queste idee finirebbero per contagiare tutti gli schieramenti. Queste idee diventerebbero il fondamento di una profonda riforma dello Stato condivisa, evitandone il declino.
Queste idee genereranno nuova lena e una classe di politici in grado di aggregare la società civile su obiettivi di progresso economico e culturale. E di felicità.
Un sorriso.
121124 Daniele Leoni
www.leoni.net

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